Nonostante il 2023 sia appena cominciato, secondo molti è già il libro dell’anno. Spare – il minore, il libro autobiografico del principe Harry pubblicato il 10 gennaio, ha immediatamente fatto parlare di sé. Non solo per l’ineguagliabile popolarità del duca di Sussex e della curiosità che da sempre accompagna la segretezza delle dinamiche interne alla famiglia reale. Il libro ha infatti infranto ogni record di vendite precedente, raggiungendo in un solo giorno quota 1,43 milioni di copie vendute.
Guinness che apparteneva in precedenza al libro dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama “A Promised Land”.
Il libro di Harry Windsor è stato accompagnato da tutta una serie di interviste, voci e indiscrezioni capaci di accrescere il clamore attorno alle vicende della casa reale. Il ricavato, come affermato dallo stesso principe, verrà in parte devoluto a enti benefici britannici.
Secondo molte testate giornaliste di tutto il mondo, queste donazioni si attesterebbero a 1,5 milioni di sterline a Sentebale, ente fondato proprio dal duca di Sussex nel 2006, che aiuta bambini e adolescenti affetti da HIV e 300 mila sterline a WeelChild, un altro ente no profit a sostegno dei più piccoli.
Ovviamente, il libro più atteso dell’anno non poteva certo essere pubblicato esclusivamente nel mondo anglofono. Traduttori di tutto il mondo, quindi, hanno avuto l’occasione di tradurre il testo capace di schizzare in vetta alle classifiche.
Traduttori che, vista l’importanza mediatica e per certi versi storica del testo, hanno unito le forze lavorando in team al progetto.
In Italia, Spare – il minore è stato pubblicato da Mondadori, grazie al lavoro delle traduttrici Manuela Faimali, Valeria Gorla, Laura Tasso e Sara Crimi.
Ed è proprio Sara Crimi ad aver raccontato, in un’intervista a Repubblica, alcuni aneddoti interessanti relativi proprio alla traduzione del libro.
Spare – il minore, la traduttrice
“È stata una delle più strazianti immagini del Ventesimo secolo: due ragazzini, due principi, che seguono il feretro della madre sotto gli occhi addolorati e inorriditi del mondo intero […] Finalmente Harry racconta la sua storia. Con la sua cruda e implacabile onestà, Spare – Il minore è una pubblicazione epocale”.
Con queste parole Mondadori ha deciso di accompagnare la vendita del libro, acquistabile qui, all’interno del proprio store online.
Dello stesso avviso è proprio la traduttrice Crimi, che nel corso dell’intervista ha avuto modo di esprimere il proprio parere sul testo e sulle vicende narrate al suo interno.
“Non può non colpire la storia di questo bambino che a 12 anni perde la mamma e non può piangere in pubblico. Senza risparmiarsi nulla, è molto critico anche nei confronti di sé stesso, confessa il suo rapporto con le droghe. E dopo quanto abbiamo visto in questi anni della monarchia inglese c’è da crederci. E da rivalutare le nostre vite di comuni mortali”.
L’intervista prosegue e svela il carattere di riservatezza che ha accompagnato l’intero lavoro di traduzione.
Crimi, così come le altre traduttrici del progetto, ha dovuto firmare un rigidissimo accordo di riservatezza, secondo il quale nessuno avrebbe potuto sapere del suo lavoro. Non solo, ovviamente, informazioni sui contenuti del libro, la traduttrice non poteva nemmeno condividere con amici e parenti la natura dell’incarico che impegnava le sue giornate.
Giornate impregnate di segretezza e accortezze tipiche dei romanzi di spionaggio. Il team utilizzava espressioni vaghe e generiche anche per le comunicazioni interne, come “nella scena con il padre… con lo zio… con il fratello…”.
Le traduttrici, inoltre, erano le uniche in possesso di tre password univoche, da utilizzare ogniqualvolta volessero modificare anche un solo termine.
Che dire…non la solita traduzione!